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Istituto Sangalli

Premio Istituto Sangalli per la storia religiosa 2023: la graduatoria

By Graduatorie

Graduatoria ‘Premio Istituto Sangalli per la storia religiosa 2023’

  1. Bernadette Fraioli (primo premio)
  2. Rosa Matucci (secondo premio)
  3. Agatha Francesconi Gatti
  4. Francesco Battaglini
  5. Nicola Gadaleta
  6. Debora Barnabè
  7. Silvia Notarfonso
  8. Michela Guidi
  9. Giuseppe Giunta
La Commissione giudicante ha valutato degne di attenzione tutte le 15 candidature presentate. La selezione è stata condotta chiedendo un giudizio dettagliato ai componenti esperti degli specifici settori disciplinari e a valutatori esterni. In seguito, sono stati vagliati ulteriormente i candidati migliori ed è stata stilata la graduatoria che qui si pubblica.

Per lo buono istato de la città

By Pubblicazioni

Il volume offre una nuova prospettiva per lo studio degli ordini mendicanti tra il XIII e il XIV secolo attraverso l’esempio dei Servi di Maria nell’Italia centrale e settentrionale. Lo studio, pur considerando un cosiddetto ordine “minore”, ha reso possibile analizzare due questioni essenziali per la storia del tardo medioevo dell’Europa occidentale. La prima riguarda le trasformazioni della religiosità tra il XIII e il XIV secolo, che hanno visto la preminenza di nuove classi sociali e istituzioni; la seconda riguarda l’espansione urbana, la crescita economica e i cambiamenti politico-istituzionali e socio-culturali che caratterizzavano le città dell’epoca. I Servi di Maria sono stati espressione e successivamente fini interpreti di questi processi, divenendo attori tutto fuorché marginali nel contesto sociale dell’Italia tardo-medievale.

Emanuele Carletti

“Per lo buono istato de la città”

Firenze University Press, Firenze 2023

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Da «selvaggi» a «moretti»

By Pubblicazioni

Durante il XIX secolo, più di 2000 bambini di origine subsahariana furono riscattati dalla schiavitù dai missionari ed educati in Europa con l’obiettivo di rimandarli in Africa come “missionari indigeni”. Tuttavia, finora questo fenomeno non ha trovato spazio nella storiografia e nella memoria collettiva.
Forse dimenticati o rimossi, i cosiddetti “moretti” non erano meri satelliti anonimi che orbitavano intorno ai missionari europei. Vittime delle scelte altrui, ma anche protagonisti in base alle proprie scelte, erano veri “agenti della storia”.
Questo libro è un primo tentativo di rimuoverli dalle periferie delle nostre narrazioni e restituire loro un posto e un nome. Gli archivi lo dimostrano chiaramente: gli afro-europei sono ben lungi dall’essere solo attori recenti della storia europea.

Giacomo Ghedini

Da «selvaggi» a «moretti»

Firenze University Press, Firenze 2023

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